Taggato: Casapound

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Antiper | Le imprecise precisazioni di Diego Fusaro

Leggi in formato PDF, A4, 9+7 pagine)

Caro Diego

abbiamo avuto modo di leggere la tua lettera di precisazione (Marx a Casapound) che ci pare in buona misura opera di fantasia (come i romanzi di Harry Potter) in quanto contiene affermazioni e ci attribuisce pensieri che possono essersi generati soltanto durante un qualche tuo sogno notturno. Malgrado sia difficile dialogare con le invenzioni proviamo a precisare la precisazione cominciando dalle cose meno interessanti; strada facendo verremo a quelle più sostanziose.

Antiper non ti ha mai accusato di essere fascista. Sei stato tu, semmai, che hai accusato Antiper di avere un ‘atteggiamento fascista’ tuonando dalle colonne di quel noto giornale ‘universalistico’ e ‘libertario’ che è Libero

“Ho tenuto una conferenza ad Antiper qualche tempo fa», spiega Fusaro a Libero. «Una conferenza su Marx. Da loro ho detto le stesse cose che avrei detto a CasaPound. Però se lo dico da loro va bene, se lo dico a quelli di CasaPound no. In nome dell’antifascismo applicano con me un atteggiamento che non esito a definire fascista”

Lo stesso Simone Di Stefano, vice Presidente di Casapound, ti scrive su Facebook che è ridicolo che tu te la prenda con gli antifascisti accusandoli di essere fascisti. Appunto, è ridicolo: i fascisti sono quelli di Caspound; i marxisti sono – o ambiscono ad essere – quelli di Antiper.

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Antiper | Su due articoli di Libero e del Corriere della Sera che parlano di Diego Fusaro, di Casapound e di… Antiper

Leggi in formato PDF, A4, 11+4 pagine)

Per puro caso ci siamo imbattuti in un articolo di Libero [1] che parla dell’incontro su Marx promosso da Casapound a cui è stato invitato lo studioso di filosofia Diego Fusaro. In questo articolo viene tirata in ballo anche l’“associazione comunista toscana” Antiper, come la definisce Libero il quale, com’è nel proprio stile, mescola cose diverse per trarne una conclusione apparentemente evidente: Fusaro è minacciato dai compagni e così pure Casapound. Dunque, i compagni sono violenti e antidemocratici mentre invece i fascisti e “il filosofo dagli occhi di ghiaccio che piace alle donne”, come lo ha definito Gianluigi Paragone, sono soggetti che dialogano amabilmente e socraticamente. Insomma, i cattivi e i buoni. Dal punto di vista di Libero, almeno, che scrive: “I presunti «fascisti di merda» cercano il confronto. Gli amici comunisti promettono bastonate.” [2].