Categoria: Dibattito

2

Antiper | DAD o non DAD? Questo (non) è il problema

Con l’esplosione della pandemia anche il mondo della scuola ha dovuto attrezzarsi e parte delle lezioni in presenza sono state sostituite con lezioni a distanza; questo ha fatto nascere uno scontro senza esclusione di colpi tra i sostenitori (della necessità) della didattica adistanza (DAD) – prudentemente rinominata nella seconda fase didattica digitale integrata (DDI) – e i suoi avversari (tra le cui fila troviamo il variegato mondo dei libertari-negazionisti, ma anche una certa parte della sinistra “radicale” che ha, ormai da molto tempo, smarrito la capacità di “cogliere il punto” in ogni situazione).

0

Friedrich Engels | L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato

Friedrich Engels, L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato (in relazione alle ricerche di L.H.Morgan), Biblioteca della Critica Sociale, Milano, 1901, PDF, 30Mb, introduzione di Eduard Bernstein, versione di Pasquale Martignetti, avvertenze filologiche di Filippo Turati

0

Antiper | Comunisti (PeO,1)

Il nostro contributo a questo Forum consiste nel tentativo di entrare in dialettica con la riflessione e la linea politica dei suoi promotori cogliendo al contempo l’occasione per ri­capitolare una serie di elementi che caratterizzano il nostro punto di vista. Naturalmente, per noi, “entrare in dialettica” significa anche segnalare elementi proble­matici perché riteniamo che accettare il confronto non significhi scambiarsi reciproci in­viti per incontri in cui ognuno parla per conto proprio, ma analizzare con attenzione ciò che di volta in volta viene proposto e il fatto che possano emergere differenze o anche vere e proprie divergenze non deve spaventarci perché, in una concezione marxista, ogni sintesi è il prodotto di una contraddizione.

0

Giulio Palermo | Default totale. Per un’uscita anticapitalistica dalla crisi

In questo articolo, propongo una riflessione ad ampio raggio sul ruolo che può avere il
ripudio del debito pubblico in Europa in questa crisi economica e finanziaria. Ben inteso, la
crisi è mondiale e l’Europa non ne è certo l’epicentro. Anzi, l’Unione europea sta mostrando
la sua subalternità nei rapporti imperialistici mondiali e la sua impreparazione rispetto a
questa accelerazione delle contraddizioni che già viveva prima del coronavirus.

0

Antiper | Partito e organizzazione

Antiper, Partito e organizzazione, Contributo per il Forum su Partito e organizzazione, Roma, 27 febbraio 2010, eBook, 60 pag., A5, Prima edizione: febbraio 2010, Riformattato nel settembre 2014 per la...

0

Joseph Halevi | Reddito di cittadinanza? Forget it!

Di fatto redditi di cittadinanza esistono in molti paesi, anche in Australia. Sono tutti stati concepiti come ammortizzatori in un contesto di piena occupazione. Quando questa è saltata il reddito di cittadinanza è stato messo sotto pressione. E’ ovvio. Durante le fasi di piena occupazione il gettito fiscale è alto e la graduazione delle tasse era molto progressiva. Con la disoccupazione il gettito fiscale si abbassa notevolmente anche perchè con la scusa di stimolare gli investimenti viene detassato il capitale. L’insieme delle finanze pubbliche viene messo sotto pressione.

0

Ernesto Screpanti | Uscire dalla crisi, ma come?

In questo articolo non voglio fare una semplice recensione. Piuttosto proverò a sviluppare una riflessione su alcune problematiche sollevate dal libro e dare qualche suggerimento. E comincerò con l’enucleare le proposte di riforma, rielaborandole nella veste di un programma politico

0

Antiper | Il ciclo sgonfiato

Antiper, Il ciclo sgonfiato. Riflessione aperta sulla situazione politica italiana dopo le elezioni del 13-14 aprile 2008, EBOOK, COPERTINA, 60 pag., PDF, A4, Autoproduzioni, agosto 2008 Indice 1. Introduzione2. Premessa storica e...

0

Antiper | Eccesso di capitale e finanziarizzazione

A questo punto, la de-regolamentazione – che viene considerata la causa dell’ipertrofia dei mercati finanziari – diventa, più che una scelta ideologica (come tendono a pensare gli “anti-neo-liberisti”), una scelta obbligata, attraverso la quale tentare di 1) evitare che mercati finanziari troppo regolamentati offrano tassi di profitto troppo bassi e 2) attendere che un rilancio su vasta scala dell’economia produttiva venga a sostituire le precarie toppe apposte dalla finanziarizzazione al ciclo di valorizzazione del capitale.