Antiper | Viva la Resistenza, lotta del proletariato per il potere
Viva la Resistenza, lotta del proletariato per il potere
Autoproduzioni / Dibattito / Distruzione della ragione / Essere antifascisti / Quattordici anni / Resistenze / Tutto è restato impunito
Viva la Resistenza, lotta del proletariato per il potere
La premessa da cui muoviamo è semplice: in ogni mobilitazione giocano fattori oggettivi (che stanno nell’ambito delle forze che spingono spontaneamente all’azione) e fattori soggettivi (che sono determinati dalla dimensione organizzata dell’azione).
Benvenuti nell'Antropocene / Conosci il tuo nemico / Echi dalla caverna / La rivoluzione delle donne / Natura e società
Dal punto di vista politico, più che il riconoscimento economico dello statuto insuperabile di caregiver le femministe marxiste hanno auspicato e operato per il superamento della tradizionale struttura famigliare patriarcale e borghese che consegna alla donna il ruolo fisso di caregiver (senza tuttavia ritenere che il semplice arruolamento in fabbrica debba costituire, di per sé, chissà quale progresso).
Sull’importanza che i comunisti attribuiscono alla classe operaia come segmento sociale capace di guidare le masse popolari nella lotta contro il fascismo non possono esserci dubbi. Nel giugno del 1940, mentre l’Italia entra nel conflitto mondiale, è soprattutto alla classe operaia – e in particolare alla classe operaia del nord – che i comunisti fanno appello
Guerra permanente / Mondo / Ne pas se raconter des histoires / Resistenze / Solidarietà / Villaggio globale
“Nessuna guerra è mai finita per effetto delle contestazioni contro la guerra.
La guerra del Vietnam, tanto per fare un esempio, è finita grazie alle pallottole dei vietcong, e non grazie “fiori nei cannoni” dei pacifisti.
Il fatto che nei paesi imperialisti i “fiori nei cannoni” – con tutto il bagaglio culturale (musicale, letterario, artistico…) correlato – abbiano avuto più spazio nella comunicazione di massa persino della stessa resistenza del popolo vietnamita è solo l’ennesima dimostrazione che il potere cerca di scegliersi anche le forme di opposizione a sé stesso.”
Anti neo liberismo / Conosci il tuo nemico / Critica marxista dell'economia politica / Ideologia americana / La grossa crisi / Ne pas se raconter des histoires
In questi giorni il nuovo presidente amerikano, Donald Trump, ha fissato una serie di dazi sulle merci straniere. L’ondata neo-protezionistica promossa dalla nuova amministrazione potrebbe sembrare a prima vista una mossa suicida per un paese che ha costruito il proprio iniziale successo proprio sul commercio internazionale. Ma da allora le cose sono molto cambiate. E’ già da lungo tempo che gli USA sono un paese prevalentemente importatore che impone al resto del mondo i propri “brand” in virtù di un dominio che è assai più politico, militare e culturale, che non economico e industriale
Conosci il tuo nemico / Dibattito / Distruzione della ragione / Essere antifascisti / Letture / Pensieri
Non è una cosa facile misurare in profondità la perdizione umana e la distruzione interiore indotte in tante menti dal nazionalsocialismo. Da parte nostra non avremmo mai condotto queste ricerche se non fossimo stati guidati, man mano che prendevamo coscienza della gravità del disastro, dalla crescente convinzione della necessità vitale di veder la filosofia liberarsi dell’opera di Heidegger. I suoi scritti, infatti, continuano a diffondere quelle concezioni radicalmente razziste e distruttrici per l’essere umano che costuiscono i fondamenti dell’hitlerismo e del nazismo.
Franco Franceschi apre la sua analisi con una breve riflessione sull’esordio dell’industria laniera nella Firenze del Duecento e sul suo consolidamento fino agli anni ‘30 del Trecento, trattando piuttosto fugacemente della peste di fine anni ‘40 e della fase contraddittoria che ne segue. Ma è soprattutto in relazione al periodo che va dalla seconda metà inoltrata del Trecento alla prima metà del Quattrocento che l’analisi scende in profondità.
Il bellicismo ha raggiunto il culmine in Europa. Tutto è iniziato con gli Stati Uniti sotto Trump che hanno deciso che pagare per la “protezione” militare delle capitali europee da potenziali nemici non valeva la pena. Trump vuole impedire agli Stati Uniti di pagare la maggior parte del finanziamento della NATO e di fornire la sua potenza militare e vuole porre fine al conflitto tra Ucraina e Russia in modo da poter concentrare la strategia imperialista degli Stati Uniti sull'”emisfero occidentale” e sul Pacifico, con l’obiettivo di “contenere” e indebolire l’ascesa economica della Cina.
Il ritorno dell’equilibrio di potenza nelle relazioni internazionali e la sostanziale marginalizzazione dell’azione diplomatica spingono tutti a dotarsi della maggiore forza possibile. Nessuno è al sicuro dall’aggressività dell’imperialismo in crisi nord-americano e dei suoi alleati.
Wrong place of birth, wrong papers, wrong accent
“Your presence here is unacceptable accident”
They turn backs on them, puppetry level’s excellent
They’re spitting lies in their eyes and never hesitate
Marxismo e comunismo / Ne pas se raconter des histoires / Pensieri / Potere è giustizia / Resistenze
Parigi operaia, con la sua Comune, sarà celebrata in eterno, come l’araldo glorioso di una nuova società.
I suoi martiri hanno per urna il grande cuore della classe operaia.
I suoi sterminatori, la storia li ha già inchiodati a quella gogna eterna dalla quale non riusciranno a riscattarli tutte le preghiere dei loro preti
(Karl Marx, La guerra civile in Francia)
Il tema dell’automazione associata agli algoritmi progettati per i computer, che incrementa la possibilità che macchine intelligenti sostituiscano il lavoro umano, esiste da più di un secolo e mezzo; a partire dal progetto della macchina differenziale di Charles Babbage (1822), e della celebre definizione di “general intellect” nei Grundrisse di Karl Marx, a cui seguì il successivo concetto di “lavoratore complessivo” [*] presente nel Capitale
Critica marxista dell'economia politica / Pensieri / Pluslavoro e capitale / Rileggere il Capitale / Studi sul Capitale / Tech(ne)
Nel modo di produzione capitalistico la ricchezza delle nazioni, dice Marx, si presenta come un’immane raccolta di merci[3] e le merci, lo sappiamo (lo sappiamo?), sono il frutto del lavoro[4] umano. Di più: per Marx il valore delle merci deriva dalla quantità di lavoro umano astratto necessario per la loro produzione. La forma capitalistica dei rapporti di produzione fa sì che questa produzione di merci da parte dei lavoratori sia “alienata”
arte / Arte contro la guerra / Brecht / Conosci il tuo nemico / Distruzione della ragione / Essere antifascisti / Guerra permanente / Resistenze
Al momento di marciare molti non sanno che alla loro testa marcia il nemico.
Conosci il tuo nemico / Distruzione della ragione / Essere antifascisti / Guerra permanente / Mondo / Oriente / Resistenze / Solidarietà
La lettera che Albert Einstein, Hannah Arendt ed altre personalità ebraiche inviarono il 4 dicembre 1948 al NYT per denunciare il fascista Begin e la complicità con le sue azioni terroristiche da parte dei sionisti israeliani
Corso Traiano sta proprio dirimpetto alla palazzina degli uffici Fiat. Corso Traiano c’ha due corsie e una corsia centrale dove ci sono le rotaie del tram e i sassi. Noi scendevamo giú camminando sulla destra e in senso inverso dall’altra parte venivano avanti i poliziotti. Che poi si fermano e aspettano bloccando il traffico.
In questo testo Abdelmalek Sayad, sociologo francese collaboratore di Pierre Bourdieu, analizza come vivono gli immigrati maghrebini nella cosiddetta “bidonville” di Nanterre, alle porte di Parigi, negli anni ’50 e ’60; sono gli anni cruciali della guerra d’Algeria e proprio all’articolato rapporto della bidonville di Nanterre con la guerra è dedicata questa breve riflessione.
Ernesto Screpanti propone un’operazione storiografica interessante (oggi abbastanza desueta) ovvero l’applicazione di un codice storico-epistemologico moderno di carattere marxista al periodo pre-moderno (ed anzi tardo-medievale) della seconda metà del Trecento.
Autoproduzioni / Distruzione della ragione / Essere antifascisti / Resistenze / Tutto è restato impunito
Il periodo che va dal marzo 1943 al 14 luglio 1948 si caratterizza per una “intensa attività politica delle masse, che occupano impetuosamente la scena e si radicalizzano, e il deteriorarsi dell’apparato di repressione e di controllo dello Stato”
Autoproduzioni / Dibattito / Distruzione della ragione / Essere antifascisti / Quattordici anni / Resistenze / Tutto è restato impunito
Viva la Resistenza, lotta del proletariato per il potere
La premessa da cui muoviamo è semplice: in ogni mobilitazione giocano fattori oggettivi (che stanno nell’ambito delle forze che spingono spontaneamente all’azione) e fattori soggettivi (che sono determinati dalla dimensione organizzata dell’azione).
Benvenuti nell'Antropocene / Conosci il tuo nemico / Echi dalla caverna / La rivoluzione delle donne / Natura e società
Dal punto di vista politico, più che il riconoscimento economico dello statuto insuperabile di caregiver le femministe marxiste hanno auspicato e operato per il superamento della tradizionale struttura famigliare patriarcale e borghese che consegna alla donna il ruolo fisso di caregiver (senza tuttavia ritenere che il semplice arruolamento in fabbrica debba costituire, di per sé, chissà quale progresso).
Sull’importanza che i comunisti attribuiscono alla classe operaia come segmento sociale capace di guidare le masse popolari nella lotta contro il fascismo non possono esserci dubbi. Nel giugno del 1940, mentre l’Italia entra nel conflitto mondiale, è soprattutto alla classe operaia – e in particolare alla classe operaia del nord – che i comunisti fanno appello
Guerra permanente / Mondo / Ne pas se raconter des histoires / Resistenze / Solidarietà / Villaggio globale
“Nessuna guerra è mai finita per effetto delle contestazioni contro la guerra.
La guerra del Vietnam, tanto per fare un esempio, è finita grazie alle pallottole dei vietcong, e non grazie “fiori nei cannoni” dei pacifisti.
Il fatto che nei paesi imperialisti i “fiori nei cannoni” – con tutto il bagaglio culturale (musicale, letterario, artistico…) correlato – abbiano avuto più spazio nella comunicazione di massa persino della stessa resistenza del popolo vietnamita è solo l’ennesima dimostrazione che il potere cerca di scegliersi anche le forme di opposizione a sé stesso.”
Anti neo liberismo / Conosci il tuo nemico / Critica marxista dell'economia politica / Ideologia americana / La grossa crisi / Ne pas se raconter des histoires
In questi giorni il nuovo presidente amerikano, Donald Trump, ha fissato una serie di dazi sulle merci straniere. L’ondata neo-protezionistica promossa dalla nuova amministrazione potrebbe sembrare a prima vista una mossa suicida per un paese che ha costruito il proprio iniziale successo proprio sul commercio internazionale. Ma da allora le cose sono molto cambiate. E’ già da lungo tempo che gli USA sono un paese prevalentemente importatore che impone al resto del mondo i propri “brand” in virtù di un dominio che è assai più politico, militare e culturale, che non economico e industriale
Conosci il tuo nemico / Dibattito / Distruzione della ragione / Essere antifascisti / Letture / Pensieri
Non è una cosa facile misurare in profondità la perdizione umana e la distruzione interiore indotte in tante menti dal nazionalsocialismo. Da parte nostra non avremmo mai condotto queste ricerche se non fossimo stati guidati, man mano che prendevamo coscienza della gravità del disastro, dalla crescente convinzione della necessità vitale di veder la filosofia liberarsi dell’opera di Heidegger. I suoi scritti, infatti, continuano a diffondere quelle concezioni radicalmente razziste e distruttrici per l’essere umano che costuiscono i fondamenti dell’hitlerismo e del nazismo.
Franco Franceschi apre la sua analisi con una breve riflessione sull’esordio dell’industria laniera nella Firenze del Duecento e sul suo consolidamento fino agli anni ‘30 del Trecento, trattando piuttosto fugacemente della peste di fine anni ‘40 e della fase contraddittoria che ne segue. Ma è soprattutto in relazione al periodo che va dalla seconda metà inoltrata del Trecento alla prima metà del Quattrocento che l’analisi scende in profondità.
Il bellicismo ha raggiunto il culmine in Europa. Tutto è iniziato con gli Stati Uniti sotto Trump che hanno deciso che pagare per la “protezione” militare delle capitali europee da potenziali nemici non valeva la pena. Trump vuole impedire agli Stati Uniti di pagare la maggior parte del finanziamento della NATO e di fornire la sua potenza militare e vuole porre fine al conflitto tra Ucraina e Russia in modo da poter concentrare la strategia imperialista degli Stati Uniti sull'”emisfero occidentale” e sul Pacifico, con l’obiettivo di “contenere” e indebolire l’ascesa economica della Cina.
Il ritorno dell’equilibrio di potenza nelle relazioni internazionali e la sostanziale marginalizzazione dell’azione diplomatica spingono tutti a dotarsi della maggiore forza possibile. Nessuno è al sicuro dall’aggressività dell’imperialismo in crisi nord-americano e dei suoi alleati.
Wrong place of birth, wrong papers, wrong accent
“Your presence here is unacceptable accident”
They turn backs on them, puppetry level’s excellent
They’re spitting lies in their eyes and never hesitate
Marxismo e comunismo / Ne pas se raconter des histoires / Pensieri / Potere è giustizia / Resistenze
Parigi operaia, con la sua Comune, sarà celebrata in eterno, come l’araldo glorioso di una nuova società.
I suoi martiri hanno per urna il grande cuore della classe operaia.
I suoi sterminatori, la storia li ha già inchiodati a quella gogna eterna dalla quale non riusciranno a riscattarli tutte le preghiere dei loro preti
(Karl Marx, La guerra civile in Francia)
Il tema dell’automazione associata agli algoritmi progettati per i computer, che incrementa la possibilità che macchine intelligenti sostituiscano il lavoro umano, esiste da più di un secolo e mezzo; a partire dal progetto della macchina differenziale di Charles Babbage (1822), e della celebre definizione di “general intellect” nei Grundrisse di Karl Marx, a cui seguì il successivo concetto di “lavoratore complessivo” [*] presente nel Capitale
Critica marxista dell'economia politica / Pensieri / Pluslavoro e capitale / Rileggere il Capitale / Studi sul Capitale / Tech(ne)
Nel modo di produzione capitalistico la ricchezza delle nazioni, dice Marx, si presenta come un’immane raccolta di merci[3] e le merci, lo sappiamo (lo sappiamo?), sono il frutto del lavoro[4] umano. Di più: per Marx il valore delle merci deriva dalla quantità di lavoro umano astratto necessario per la loro produzione. La forma capitalistica dei rapporti di produzione fa sì che questa produzione di merci da parte dei lavoratori sia “alienata”
arte / Arte contro la guerra / Brecht / Conosci il tuo nemico / Distruzione della ragione / Essere antifascisti / Guerra permanente / Resistenze
Al momento di marciare molti non sanno che alla loro testa marcia il nemico.
Conosci il tuo nemico / Distruzione della ragione / Essere antifascisti / Guerra permanente / Mondo / Oriente / Resistenze / Solidarietà
La lettera che Albert Einstein, Hannah Arendt ed altre personalità ebraiche inviarono il 4 dicembre 1948 al NYT per denunciare il fascista Begin e la complicità con le sue azioni terroristiche da parte dei sionisti israeliani
Corso Traiano sta proprio dirimpetto alla palazzina degli uffici Fiat. Corso Traiano c’ha due corsie e una corsia centrale dove ci sono le rotaie del tram e i sassi. Noi scendevamo giú camminando sulla destra e in senso inverso dall’altra parte venivano avanti i poliziotti. Che poi si fermano e aspettano bloccando il traffico.
In questo testo Abdelmalek Sayad, sociologo francese collaboratore di Pierre Bourdieu, analizza come vivono gli immigrati maghrebini nella cosiddetta “bidonville” di Nanterre, alle porte di Parigi, negli anni ’50 e ’60; sono gli anni cruciali della guerra d’Algeria e proprio all’articolato rapporto della bidonville di Nanterre con la guerra è dedicata questa breve riflessione.
Ernesto Screpanti propone un’operazione storiografica interessante (oggi abbastanza desueta) ovvero l’applicazione di un codice storico-epistemologico moderno di carattere marxista al periodo pre-moderno (ed anzi tardo-medievale) della seconda metà del Trecento.
Autoproduzioni / Distruzione della ragione / Essere antifascisti / Resistenze / Tutto è restato impunito
Il periodo che va dal marzo 1943 al 14 luglio 1948 si caratterizza per una “intensa attività politica delle masse, che occupano impetuosamente la scena e si radicalizzano, e il deteriorarsi dell’apparato di repressione e di controllo dello Stato”
Dialettica / Letture / Marxismo e comunismo / Pensieri / Villaggio globale
Alain Badiou | La Rivoluzione culturale
18 Set, 2024
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