Categoria: controcultura

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Marco Riformetti | I giovani come segmento sociale autonomo

Quella che esista (o meno) un’identità “generazionale” che stratifica la composizione sociale ovvero il fatto che l’età anagrafica permetta o meno di identificare uno strato socio-culturalmente distinto – i Giovani – è una vecchia questione. Certamente esistono i giovani come persone identificabili su base generazionale, ma questi giovani possono abitare in una grande villa in collina oppure in un piccolo appartamento di un quartiere degradato, possono frequentare una scuola privata oppure una scuola serale: possono avere – ed in effetti hanno – esperienze di vita completamente disomogenee.

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Marco Riformetti | Largo ai giovani!

Uno degli elementi che caratterizzano l’intera decade degli anni ‘60 è certamente quello dell’affermazione dei giovani sulla scena sociale; le avvisaglie di questa affermazione si manifestano già dalla metà degli anni ‘50 quando i giovani diventano protagonisti della cultura di massa americana nella musica (con il rock’n’roll) o nel cinema (con film come Il selvaggio, Gioventù bruciata, Il seme della violenza…), ma anche nella graduale diffusione dei temi posti dalla beat generation (dal rapporto con la sessualità e l’omosessualità fino all’uso di droghe passando attraverso il mito del viaggio, fisico o spirituale…