Categoria: Mondo

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Antiper | Generali e presidenti. Gli USA sempre pronti alla guerra, anche atomica

Comandante generale delle truppe alleate in Europa durante la Seconda guerra mondiale e presidente degli Stati Uniti dal 1953 al 1961, Dwight Eisenhower è passato alla storia per il suo discorso di fine mandato in cui mise in guardia il popolo americano dall’influenza di quello che egli definì, con una locuzione che sarebbe divenuta molto famosa, il “complesso militare-industriale”

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Guglielmo Carchedi | Politiche Keynesiane e crisi: le implicazioni sui lavoratori

La tesi fondamentale è che la causa ultima delle crisi risiede nella concorrenza tecnologica nell’ambito delle relazioni di produzione capitalistiche. In breve, il modo principale attraverso cui i capitalisti competono all’interno di un dato settore è attraverso l’introduzione di tecniche nuove e più efficienti.

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György Lukács | Sulla responsabilità degli intellettuali

Durante la seconda guerra mondiale molti hanno sperato che distruggendo il regime hitleriano si sarebbe anche sradicata l’ideologia fascista. Ma quanto si è visto dalla fine della guerra in poi nella Germania occidentale indica che la reazione anglosassone ha addirittura salvato e favorito le basi economiche e politiche di una rinascita del fascismo hitleriano.

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Marco Riformetti | Umberto Massola e gli scioperi del marzo-aprile 1943. Gli anni della preparazione

Come vedremo meglio più avanti l’ipotesi centrale di questa ricerca è che nell’ondata di scioperi del marzo-aprile 1943 (e a maggior ragione in quelli successivi) si sia dato un rapporto dialettico tra l’influenza dei fattori economico-sociali oggettivi (la guerra e la paura dei bombardamenti, la povertà crescente…) e l’influenza di fattori soggettivi (l’azione politica e organizzativa degli antifascisti, segnatamente del partito comunista). Ma quale era, dunque, la capacità di azione politica e organizzativa degli antifascisti alla vigilia del marzo 1943?

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Minqi Li | China: Imperialism or Semi-Periphery?

China is currently the world’s largest economy measured by purchasing power parity. As the rapid expansion of the Chinese economy reshapes the global geopolitical map, Western mainstream media has begun to define China as a new imperialist power that exploits cheap energy and raw materials from developing countries. Some Marxist intellectuals and political groups, drawing from the Leninist theory of imperialism, argue that the rise of monopoly Chinese capital and its rapid expansion in the world market have turned China into a capitalist imperialistic country.

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Antiper | La forza-lavoro è merce

Quello della forza-lavoro è un vero e proprio mercato ovvero un luogo su cui avviene uno scambio di merci. Su questo mercato operano dei venditori – i lavoratori – e dei compratori – che vengono erroneamente chiamati nel gergo giornalistico e sindacale “datori di lavoro” (e che una volta venivano chiamati “padroni” mutuando il linguaggio dell’epoca schiavistica e servile, ed al quale possiamo qui preferire il termine “capitalista”). Diciamo che è errato chiamare i capitalisti “datori di lavoro” perché quello che essi danno non è lavoro (semmai il frutto del lavoro è quello che prendono), ma capitale che usano per comprare l’unica merce di cui dispongono i lavoratori ovvero la disponibilità a lavorare.

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Marco Riformetti | Il secondo “biennio rosso”: Sessantotto e Sessantanove (“autunno caldo”)

All’inizio degli anni ‘60 le lotte sociali sono quasi esclusivamente lotte operaie; anche le manifestazioni di piazza sono rette in sostanza dai soli lavoratori (QUADERNI PIACENTINI [1962b]). Ben presto però anche gli studenti iniziano a partecipare ai picchetti e si guadagnano la fiducia prendendosi la loro parte di repressione

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Marco Riformetti | Umberto Massola e gli scioperi del marzo-aprile 1943. Elementi del contesto storico-sociale

Gli scioperi del marzo-aprile 1943 avvengono nel pieno della Seconda guerra mondiale in una fase in cui il regime fascista, al potere da circa un ventennio, comincia a mostrare alcuni sintomi di crisi; già dall’autunno del 1942 sono iniziati i bombardamenti anglo-americani sull’Italia del nord e la situazione è diventata difficilissima anche in Africa; da Stalingrado (dove i tedeschi si arrendono il 2 febbraio 1943) parte la controffensiva contro il Terzo Reich.

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Marco Riformetti | I «Quaderni Rossi», Piazza Statuto e la nascita dell’operaismo

Come accennato, nel 1962 a Torino opera già da un anno una rivista che «intreccia resoconti del lavoro operaio, elementi di discussione politico-sindacale e spunti teorici» (SCAVINO [2017]) e che pur avendo vita relativamente breve è destinata ad esercitare grande influenza nel dibattito politico di lì a venire: si tratta dei «Quaderni Rossi».

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Emmanuel Faye | Introduzione a Arendt et Heidegger. Extermination nazie et destruction de la pensée

In questo inizio del XXI secolo, via via che è apparsa una serie di scritti di Heidegger che confermano la radicalità del suo nazionalsocialismo e del suo antisemitismo – dai suoi seminari ai Quaderni Neri –, i difensori dell’autore della Professione di fede dei professori tedeschi in Adolf Hitler [1] si sono aggrappati alla vastità della sua ricezione nel tentativo di salvare il suo status di grande pensatore. Alcuni sono arrivati ad affermare che tutti i filosofi francesi del XX secolo avrebbero intrattenuto un rapporto essenziale con Heidegger, dimenticando Bergson, Cavaillès, Jankélévitch e molti altri [2].

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Roberto Castaldi | 51 anni fa finiva Bretton Woods

Il 15 agosto 1971, 50 anni fa, il Presidente americano Nixon dichiarò l’inconvertibilità del dollaro in oro e segnò la fine del sistema monetario di Bretton Woods. Tra il 1945 e il 1989 fu probabilmente il singolo evento con il maggiore impatto sull’economia e la politica mondiale, perché cambiò un’istituzione sociale su cui si regge l’economia mondiale, e i cui effetti sentiamo ancora oggi.

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Anwar Shaikh | Riproduzione e crisi

Questo articolo tratta della storia delle teorie sulla crisi. A grandi linee, quando useremo il termine “crisi” ci riferiremo ad un insieme generalizzato di fallimenti nel sistema delle relazioni politiche ed economiche della riproduzione capitalistica.
In particolare, le crisi che andiamo ad esaminare sono quelle verso cui il sistema è diretto per ragioni di origine interna

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Antiper | Contro l’ipocrisia dirittoumanista amerikana

Ogni volta che gli Stati Uniti lanciano una qualche campagna contro le pratiche antidemocratiche dei loro nemici – siano essi Russia e Cina o anche Iran, Libia, Siria… – bisognerebbe ricordare loro che la “democrazia” americana si è affermata attraverso lo sfruttamento schiavistico di milioni di neri di origine africana e attraverso il genocidio di milioni di nativi di origine americana, considerati immeritevoli di continuare a vivere nelle ricche terre in cui avevano vissuto per secoli.

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Antiper | Il mondo cambia e si prepara la guerra

La crescita del PIL ovvero della ricchezza prodotta da un paese (o da un gruppo di paesi) non è certo un indicatore della “felicità” delle persone dal momento che tale ricchezza può essere (e in effetti è) redistribuita in modo fortemente diseguale. Per fare un esempio che riguarda le due principali economie mondiali – USA e Cina – possiamo prendere a riferimento il relativo coefficiente di Gini