Categoria: Resistenze

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Jason Moore | La crisis climática no es un fracaso humano, sino un éxito capitalista

La crisis climática no es culpa de la humanidad, sino del capitalismo. Este sistema, una máquina que teje poder, ganancias y el mundo vivo en un solo tapiz, ha destrozado los ecosistemas del planeta y, con ellos, el bienestar humano. Su insaciable sed de riqueza busca convertir toda la vida en una oportunidad para obtener ganancias, con consecuencias aterradoras

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Tricontinental | The Global South Defined

The use of the term ‘Global South’ has primarily been a loose, imprecise reference. The actions over the last four years of the now fully aligned and integrated US-led Military Bloc have, however, created a large group of countries that are the ‘Rest of the World’

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Antiper | Tendenze della guerra globale: la depurazione dei fronti interni negli Stati Uniti e in Palestina

Esiste oggi un riconoscimento quasi unanime sul fatto che il dominio strategico – economico, finanziario, militare, culturale – del Nord Globale [1] stia per finire e che stia nascendo una nuova configurazione multipolare del sistema-mondo. Si tratta di uno scenario da incubo per l’imperialismo che su quel dominio strategico aveva fondato la propria capacità di contrastare la tendenza storica al declino del saggio di profitto nei settori produttivi.

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Assata Shakur | Al mio popolo

Fratelli neri, sorelle nere, voglio che sappiate che vi amo e spero che da qualche parte nei vostri cuori abbiate amore per me. Mi chiamo Assata Shakur (nome da schiava Joanne Chesimard), e sono una rivoluzionaria. Una rivoluzionaria nera.

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Marco Riformetti | Il PCI e le autoriduzioni

Nei primissimi anni ‘70 l’atteggiamento del PCI verso il fenomeno delle autoriduzioni è un atteggiamento di attenzione (anche se esclusivamente nei confronti delle iniziative di lotta per l’autoriduzione dei fitti guidate dall’UNIA)

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Lheila Khaled | Entrevista (Diario Red)

All’inizio del 2025, un gruppo di volontari provenienti da diverse parti della Spagna ha avuto modo di intervistare Leila Khaled, leader del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, da cui questa Brigata prende il nome.
La storica guerrigliera palestinese ottantenne riflette in esclusiva sul genocidio, la resistenza e il presente e il futuro della Palestina in un’ampia intervista pubblicata in tre parti in esclusiva per Canal Red.

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Mariella Cataldo | Nascita e ideologia del sionismo

Il movimento sionista nasce alla fine del secolo scorso (Congres­so di Basilea del 1897) “nel bagliore degli incendi provocati dai po­gròm russi del 1882 e nel tumulto dell’affare Dreyfus” (Abraham Léon, La concezione materialista della questione ebraica). Esso deve al gior­nalista viennese Theodor Herzl il fondamento teorico, l’organizzazione, così come una “diplomazia”.

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Geraldina Colotti | Frantz Fanon, a cent’anni dalla nascita

È un centenario drammatico, quello che celebra la nascita di Frantz Fanon, avvenuta in Martinica il 20 luglio del 1925. È drammatico per l’ovvio, evidente e traumatico rimando a quanto sta avvenendo a Gaza dal 7 ottobre 2023 in poi. Ed è drammatico perché ci obbliga a un contatto diretto con la parte più urticante del pensiero e della vita dello psichiatra antillano: quella dei muscoli che si flettono in attesa di assestare la zampata, quella dell’«uomo con la roncola», preoccupato di averla a portata di mano, quando «sente un discorso sulla cultura occidentale»

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Tricontinental | Iper-imperialismo: una fase nuova e pericolosa di declino. Introduzione

Sono passati appena 30 anni da quando gli ideologi della borghesia, in un impeto di wishful thinking, hanno dichiarato la “fine della storia” dando per scontata l’intangibilità dell’imperialismo statunitense. Ma per le lotte e i movimenti popolari che sentivano sul collo lo stivale dell’imperialismo, non si intravedeva all’orizzonte una fine del genere.

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Popular Front for the Liberation of Palestine (PFLP) | The systematic starvation war in Gaza exceeds Nazi and Fascist brutality in its horror and savagery

Continuing the new Nazis’ systematic starvation against more than two million Palestinians in Gaza Strip, simultaneously with widespread shelling, forced displacement of exhausted displaced people, systematic destruction of health and service infrastructure, and a severe drinking water crisis threatening the lives of residents, constitutes major unprecedented war crimes, surpassing everything known in history from Nazism and fascism.

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Marco Riformetti | Autoriduzioni, appropriazioni, occupazioni

In un certo momento della storia d’Italia la pratica delle autoriduzioni è talmente diffusa che sarebbe necessaria un’intera ricerca ad hoc per riepilogarne, anche solo sommariamente, gli elementi salienti. In quel momento, persino organizzazioni assai poco estremiste come CGIL, CISL e UIL sostengono in certa misura le autoriduzioni come forma di resistenza dei lavoratori contro i rincari operati dal Governo (GINSBORG [2006])

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Ilan Pappé | Operazione Dani

Abbandonati sia dai volontari che dai legionari, gli uomini di Lydd, armati di vecchi fucili, si rifugiarono nella moschea Dahamish nel centro della città, ma dopo poche ore di combattimento si arresero, per essere massacrati all’interno della moschea dalle forze israeliane. Fonti palestinesi riferiscono che nella moschea e nelle strade circostanti dove le truppe israeliane si abbandonarono a un’altra orgia di uccisioni e saccheggi, 426 uomini, donne e bambini furono uccisi (176 corpi furono trovati nella moschea)

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Salvador Allende | Último discurso

Trabajadores de mi Patria, tengo fe en Chile y su destino. Superarán otros hombres este momento gris y amargo en el que la traición pretende imponerse. Sigan ustedes sabiendo que, mucho más temprano que tarde, de nuevo se abrirán las grandes alamedas por donde pase el hombre libre, para construir una sociedad mejor. ¡Viva Chile! ¡Viva el pueblo! ¡Vivan los trabajadores!

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Francesca Albanese | From economy of occupation to economy of genocide

In the present report, the Special Rapporteur on the situation of human rights in the Palestinian territories occupied since 1967 investigates the corporate machinery sustaining the Israeli settler-colonial project of displacement and replacement of the Palestinians in the occupied territory. While political leaders and Governments shirk their obligations, far too many corporate entities have profited from the Israeli economy of illegal occupation, apartheid and now genocide. The complicity exposed by the report is just the tip of the iceberg; ending it will not happen without holding the private sector accountable, including its executives. International law recognizes varying degrees of responsibility – each requiring scrutiny and accountability, particularly in this case, where a people’s self-determination and very existence are at stake. This is a necessary step to end the genocide and dismantle the global system that has allowed it.

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Ali Abutalebi | Neoliberismo contro la rivoluzione: le sfide dell’Iran per la resistenza

Dopo la tragica morte del presidente Ebrahim Raisi in un incidente aereo lo scorso maggio, l’Iran ha indetto elezioni anticipate che hanno portato alla formazione di un governo “moderato”, accelerando gli sviluppi che hanno indebolito il fronte della resistenza antisionista

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Salvatore Ricciardi | La politica dei “sacrifici” e la “svolta dell’Eur” 1977-78. Intervista di Lama

La sconfitta del movimento operaio europeo e statunitense a cavallo tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 ha complesse origini storico-sociali e una dimensione certamente internazionale. Ma per quanto riguarda l’Italia ha anche motivazioni specifiche, la più importante delle quali può forse essere riassunta in una frase: la brama del PCI di raggiungere a qualunque costo il governo del paese

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Marco Riformetti | L’esperienza del Museo della cultura pittorica di Mosca e l’INKhUK

Negli stessi anni in cui si sviluppa la Scuola d’arte popolare di Vitebsk altre istituzioni e altri movimenti d’avanguardia nascono nella Russia rivoluzionaria. Nel 1919 viene creato a Mosca il Museo della cultura artistica [6] che in seguito cambierà il proprio nome in Museo della cultura pittorica. Questo museo si caratterizza per il fatto di ospitare esibizioni ed attività legate all’arte d’avanguardia, ma anche per una peculiarità “manageriale” ovvero per il fatto di essere guidato direttamente da artisti