Taggato: Heidegger

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Emmanuel Faye | Introduzione a Arendt et Heidegger. Extermination nazie et destruction de la pensée

In questo inizio del XXI secolo, via via che è apparsa una serie di scritti di Heidegger che confermano la radicalità del suo nazionalsocialismo e del suo antisemitismo – dai suoi seminari ai Quaderni Neri –, i difensori dell’autore della Professione di fede dei professori tedeschi in Adolf Hitler [1] si sono aggrappati alla vastità della sua ricezione nel tentativo di salvare il suo status di grande pensatore. Alcuni sono arrivati ad affermare che tutti i filosofi francesi del XX secolo avrebbero intrattenuto un rapporto essenziale con Heidegger, dimenticando Bergson, Cavaillès, Jankélévitch e molti altri [2].

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Jean-Louis Vullierme | Della perdita di saggezza in filosofia

Un’interessante nota di Jean-Louis Vullierme su questo lavoro di Emmanuel Faye – Arendt et Heidegger. Extermination nazie et destruction de la pensée (Éditions Albin Michel, Paris, 2016) – nel quale viene evidenziata la...

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François Rastier | L’heideggerismo, dopo il naufragio

Scriveva Heidegger: «Bisognerebbe chiedersi su cosa sia fondata la particolare predestinazione della comunità giudaica per la criminalità planetaria» (1). È tutto qui: il complotto mondiale e anche cosmico, l’individuazione di una comunità criminale della quale si pretende «lo sterminio totale», nove anni prima della conferenza di Wannsee. Dieudonné è stato accusato d’incitamento all’odio razziale per molto meno; ma chiunque se la prendesse per la pubblicazione di queste scempiaggini heideggeriane verrebbe subito accusato di voler censurare il grande Pensatore.

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Donatella Di Cesare | Heidegger: «Gli ebrei si sono autoannientati». Nei nuovi «Quaderni neri» del filosofo l’interpretazione choc della Shoah

In questo articolo, Donatella Di Cesare – che è [stata] dirigente della “Fondazione Martin Heidegger” – parla di ciò che viene fuori dai “Quaderni Neri” del filosofo tedesco.
Che Heidegger fosse stato nazista ed entusiasta di Hitler di sapeva. Ma per decenni si è tentato disperatamente di evitare che fosse considerato anche antisemita (come se nella Germania degli anni ’30 si potesse essere nazisti, ma non antisemiti).

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Günter Figal | Disgustose e terribili quelle frasi del mio Heidegger

Dopo le rivelazioni sull’antisemitismo dei “Quaderni neri” parla il presidente della Società heideggeriana “Ma la filosofia del XX secolo non è pensabile senza di lui” 18/03/2014 – intervista a La...

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Marcuse-Heidegger: le lettere dell’anno zero

Herbert Marcuse a Martin Heidegger, 28 agosto 1947
4609 Chevy Chase Blvd., Washington 15, D.C.

Caro Signor Heidegger,

ho a lungo riflettuto su ciò che Lei mi ha detto nel corso della mia visita a Todtnauberg (1), e su ciò desidero risponderLe apertamente.

Lei mi ha detto di essersi pienamente dissociato dal regime nazista dal 1934, di aver fatto nel corso delle sue lezioni osservazioni oltremodo critiche e di essere stato anche sorvegliato dalla Gestapo. Io non voglio dubitare delle Sue parole. Ma rimane comunque consistente il fatto che Lei nel 1933-34 (2) si è così fortemente identificato col regime, al punto da apparirne a tutt’oggi agli occhi di molti come uno dei più assoluti sostenitori spirituali. I Suoi discorsi, scritti ed azioni di tale periodo, ne sono la prova. Lei non li ha mai ritrattati pubblicamente, nemmeno dopo il 1945 (3). Nè ha mai dichiarato pubblicamente di essere giunto a conclusioni diverse da quelle da Lei espresse nel 1933-34 e realizzate mediante le Sue azioni. Lei è rimasto in Germania anche dopo il 1934, nonostante avesse la possibilità di trovare ovunque all’estero un luogo che l’accogliesse. Lei non ha mai pubblicamente denunciato nessuna delle azioni e delle ideologie del regime. In tali circostanze, Lei viene ancor oggi identificato col regime nazista.

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François Rastier | Non c’è nessun affaire Heidegger

Il carattere nazista della filosofia heideggeriana è stato oggetto di numerose analisi, nelle quali si è voluto vedere altrettanti affaires speciosi e diffamatori. Con la pubblicazione dei Quaderni Neri (Schwartzen Hefte), quelle analisi cominciano a ricevere dallo stesso Maestro conferme postume ma irrefutabili, che hanno messo in grande agitazione i suoi discepoli (cfr. GA, tomi 93 e 94, che vedranno la luce nel marzo 2014).