Bertolt Brecht | A chi esita (da “Destini proletari”)
A chi esita
Dici:
per noi va male. Il buio
cresce. Le forze scemano.
Dopo che si è lavorato tanti anni
noi siamo ora in una condizione
più difficile di quando
si era appena cominciato
E il nemico ci sta innanzi
più potente che mai.
Sembra gli siano cresciute le forze. Ha preso
una apparenza invincibile.
E noi abbiamo commesso degli errori,
non si può più mentire.
Siamo sempre di meno. Le nostre
parole d’ordine sono confuse. Una parte
delle nostre parole
le ha stravolte il nemico fino a renderle
irriconoscibili.
Che cosa è ora falso di quel che abbiam detto?
Qualcosa o tutto?
Su chi
contiamo ancora?
Siamo dei sopravvissuti, respinti
via dalla corrente? Resteremo indietro, senza
comprender più nessuno e da nessuno compresi?
O dobbiamo sperare soltanto
in un colpo di fortuna?
Questo tu chiedi. Non aspettarti
nessuna risposta
oltre la tua.
da Destini proletari in Poesie politiche, Einaudi, 2014, Trad. Franco Fortini