Vitaliano Ravagli, Wu Ming | Avanti, Dio boia (da Asce di guerra)
A volte, nelle serate terse, guardo verso sud, la linea blu degli Appennini che degrada sull’orizzonte. Penso alle battaglie della Trentaseiesima. Penso ai cinque continenti, sterminate distese di terra, moltitudini di uomini e donne in marcia.
Ricordo, come se li avessi vissuti tutti, secoli di lotte e sangue. Mi sento parte di una comunità universale che supera i confini e congiunge le epoche, la comunità di coloro che prendono d’assalto il cielo.
E penso al vecchio Bob, che non poté diventare vecchio. Un giorno qualcuno s’impadronirà di quel futuro che i miei eroi non poterono conquistare.
Sì, penso a Bob, al comandante Bob che urla «All’attacco, Garibaldi, avanti, dio boia!».
E mi ritrovo a mormorare tra me e me: «Sì, dio boia, avanti».