Categoria: Tech(ne)

0

Antiper | Intelligenza artificiale e etica

Parlando di Etica dell’Intelligenza Artificiale (IA) (o, più in generale, di Etica delle nuove tecnologie), bisogna aver ben chiara una cosa: il soggetto etico, il soggetto del quale intendiamo giudicare il comportamento etico non può essere l’IA perché l’etica può esistere solo laddove esiste la possibilità di scegliere tra opzioni diverse dal punto di vista, appunto, etico: poter decidere di compiere “buone” azioni o “cattive” azioni (o decidere di non compierle ) è ciò che fa la differenza.

0

Marco Riformetti | Ricerca sociale e campo giornalistico tra nuovi media e big data. Topic models (1)

Immaginiamo di dover analizzare una grande massa di documenti – poniamo, i tweet (come nel nostro caso) o i post pubblicati nell’ultimo anno da un leader politico o da una testata giornalistica – e di voler capire di qualiargomenti si è occupato (e magari con quale intensità e con quali esiti in termini di engagement). Come abbiamo già detto, non possiamo certo analizzare manualmentetutti i dati; e non solo perché questa operazione potrebbe essere lunghissima, ma anche perché potremmo voler ripetere periodicamente lo stesso tipo di analisi utilizzando dati relativi ad una finestra temporale mobile.

0

Marco Riformetti | Ricerca sociale e campo giornalistico tra nuovi media e big data. Quadro storico-teorico (3)

Che da tempo le testate giornalistiche si stiano spostando verso la rete è piuttosto evidente. Secondo i dati Audipress, nel periodo che va dal 2013 al 2020, la vendita di copie cartacee è diminuita stabilmente passando da poco più di 3 milioni a poco più di 1 milione e mezzo; la vendita di copie digitali è rimasta stabile (da 250.000 circa a 210.000 circa, con qualche lieve oscillazione)

0

Antiper | ChatGPT, la verità e certe vittime dimenticate dell’Olocausto

ChatGPT è il giocattolo intelligente più in voga del momento. Si tratta di una Intelligenza Artificiale (IA) di tipo testuale che risponde in modo efficiente a domande formulate in linguaggio naturale grazie ad un addestramento eseguito su masse di dati enormi. Nonostante questo bastano domande apparentemente semplicissime per ottenere risposte assai poco intelligenti.

0

Albert-László Barabási | Viruses and Fads

When in 1997 we saw the first decline of AIDS deaths in the United States, we thought that the worst was over. We were wrong. Currently, every day 15,000 people are infected worldwide. The majority of them will die of the disease within a decade. If you are a fifteen-year-old in Botswana today, your risk of contracting and dying of AIDS during your lifetime is almost 90 percent

0

Antiper | La strada meno percorsa. Appunti su comunismo e natura umana

È passato molto tempo dal Manifesto [2] ma del comunismo si continua a parlare; e molto, stando alle quotidiane dichiarazioni di morte di cui è oggetto. Evidentemente lo “spettro” – come ebbero a definirlo Marx ed Engels (e oggi il termine sembra ancor più appropriato, se è vero che della prospettiva del comunismo si dice che sia morta e sepolta) – sembra incutere ancora una certa qual inquietudine.
Non c’è da stupirsi, in fondo. I capitalisti (o quanto meno i loro “intellettuali organici”) sanno bene che il modo di produzione capitalistico genera le loro ricchezze, ma anche una serie di irrisolvibili contraddizioni; ed è proprio dentro queste contraddizioni, prima ancora che nella soggettiva consapevolezza degli uomini, che si costituiscono la possibilità e la necessità storica del “nuovo mondo”, del non ancora esistente

0

Antiper | Il feticismo degli algoritmi e il suo arcano

Il dibattito sull’influenza che gli algoritmi esercitano sulla nostra quotidianità non è un dibattito nuovo. Al contrario, possiamo pensare questo dibattito come la riproposizione in una nuova forma dell’antico dibattito sull’influenza che la cosiddetta Tecnica esercita nella nostra vita e che appassiona da lungo tempo gli studiosi, polarizzandoli soprattutto intorno a due posizioni che possiamo definire, per semplicità, apologetica e apocalittica.

0

Federico Sbandi | L’esperimento di Facebook: emozioni contagiose e utenti ingenui

Nella settimana tra l’11 e il 18 gennaio 2012 Facebook compie un esperimento sociale utilizzando come campione di riferimento 689.003 dei suoi utenti. Per il tempo dell’esperimento modifica l’EdgeRank, ovvero l’algoritmo che regola le sorti dei contenuti che compaiono sulla Home degli iscritti alla piattaforma di social networking. Attraverso un sistema di analisi computerizzata dei testi, sfruttando il software Linguistic inquiry and word count, riesce a determinare il sentiment dei contenuti pubblicati dagli amici del campione di riferimento: 4 milioni di parole positive e 1,8 milioni di parole negative su un totale di 3 milioni di post analizzati.