Taggato: violenza

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Marco Riformetti | Lenin e il ricorso alla violenza come necessità

Diversamente da quanto capita talvolta di leggere [67] per i marxisti lo Stato non è affatto semplice esercizio della funzione repressiva (anche se, in definitiva, la forza materiale è quella che regola in ultima istanza i rapporti di forza tra le classi); Gramsci, lo abbiamo detto, parla di forza e di egemonia; Althusser parla di Apparati repressivi di Stato e di Apparati ideologici di Stato

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Pierre Bourdieu | Violenza simbolica e subalternità culturale (commentato)

La nozione di violenza simbolica mi è parsa necessaria per designare una forma di violenza che possiamo chiamare “dolce” e quasi invisibile, una violenza che svolge un ruolo importante in molte situazioni e relazioni umane. Per esempio, nelle rappresentazioni ordinarie, la relazione pedagogica è vista come un’azione di elevazione dove il mittente si mette, in qualche modo, alla portata del ricevente per portarlo a elevarsi fino al sapere, di cui il mittente è il portatore. Una visione non falsa, ma che maschera l’aspetto di violenza

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Laboratorio Marxista | Genova 2001

Con queste note non intendiamo ripercorrere gli eventi di Genova: non ce n’è lo spazio e neppure la necessità, visto che molti fatti sono in larga parte noti. Intendiamo piuttosto riflettere su alcuni elementi così come li abbiamo percepiti nei due giorni che abbiamo passato a Genova (il 20 e il 21) e così come li abbiamo percepiti leggendo la stampa di regime e quella di movimento nei giorni successivi.

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Antiper | Due strade contro la violenza sulle donne

Il 25 novembre è la “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne” ed è certamente un’occasione utile per denunciare una volta di più la violenza che viene perpetrata contro le donne, sia essa fisica o socio-culturale, sia essa compiuta da singoli maschi o da interi sistemi politici e sociali. E per non correre il rischio che questo problema possa diventare una bandiera reazionaria grazie alla quale giustificare la “guerra di civiltà” è bene occuparci soprattutto della violenza che viene esercitata sulle donne nel mondo in cui viviamo.

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Antiper | Violenza e non violenza nell’era atomica. “Legittima difesa” e “stato di necessità” in Günther Anders (IAT)

Una verità che troppo spesso dimentichiamo e che viviamo nell’era atomica; nell’era, cioè, in cui l’autodistruzione dell’umanità non è più una semplice fantasia, ma una concreta possibilità. Di fronte a...

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Gunther Anders | La resistenza atomica

Noi siamo condannati a tutto ciò che è stato inventato una volta per tutte. E questo per il semplice fatto che possiamo sempre riprodurlo; e non solo possiamo, ma in quanto produttori di massa ci sentiamo in dovere di produrre di ogni modello il maggior numero possibile di esemplari; e non solo ci sentiamo in dovere di farlo, ma effettivamente siamo incapaci, d’improvviso, di non essere tali: ossia non saper più fare d’un tratto ciò che sappiamo fare.
Sicuramente Platone non avrebbe mai potuto immaginare che un giorno si sarebbe venuto a creare un tale funesto intreccio di idea e maledizione.