Taggato: comunismo

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Bertolt Brecht | Elogio del comunismo (da “Lotta di classe”)

Se il comunismo fosse stato facile a farsi, si sarebbe già fatto da molto tempo. Ma come scrive proprio Brecht in un’altra bellissima poesia, Elogio della dialettica, chi dice che ciò che oggi non è, non può essere?

 

E’ ragionevole: ognuno lo intende. E’ facile.
Tu, che non sfrutti gli uomini, lo capirai subito.
Va bene per te, informati di lui.

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Alain Badiou | Il Rosso e il Tricolore

Naturalmente Alain Badiou è un filosofo e ama coniare neologismi come quello di “comunismo di Stato” (che probabilmente ha senso solo nel suo cervello, visto che il comunismo è la società dell’estinzione dello Stato e del libero auto-governo popolare). Certamente è vero che, da un certo momento in poi, i tentativi di costruzione socialista del ‘900 si sono arenati e sono regrediti verso forme di “capitalismo di stato” guidate da borghesie di vecchio e nuovo tipo.

Detto questo, Badiou ha sempre spunti interessanti (ANTIPER)

 
Sfondo: la situazione mondiale
 
Oggigiorno, il mondo è totalmente investito dal capitalismo globale, sottomesso ai dettami dell’oligarchia internazionale e asservito all’astrazione monetaria come unica figura riconosciuta dell’universalità. Viviamo in un periodo di transizione molto difficile, che separa la fine della seconda tappa storica dell’Idea comunista (la costruzione indifendibile, terrorista, di un “comunismo di Stato”) dalla terza tappa (il comunismo come realizzazione politica, adatta al reale, dell’“emancipazione dell’umanità intera”). In questo contesto, si è insediato un mediocre conformismo intellettuale; una sorta di rassegnazione al contempo lamentevole e soddisfatta, che accompagna l’assenza di ogni futuro altro, ovvero la ripetizione dispiegata di ciò che già c’è.
 
Vediamo allora apparire – come controcanto al tempo stesso logico e orribile, disperata e fatale miscela di capitalismo corrotto e di gangsterismo assassino – un ripiegamento maniaco, soggettivamente manovrato dalla pulsione di morte, contro le identità più variegate. Questo ripiegamento suscita a sua volta delle contro-identità sclerotizzate e arroganti. Sulla trama generale dell’“Occidente”, patria del capitalismo dominante e civile, contro l’“Islamismo”, referente del terrorismo sanguinario, appaiono da un lato delle bande armate e assassine o degli individui “armati fino ai denti”, i quali per farsi obbedire brandiscono il cadavere di qualche dio; dall’altro, in nome dei diritti dell’uomo e della democrazia, troviamo invece delle selvagge spedizioni militari internazionali che distruggono Stati interi (Iugoslavia, Iraq, Afghanistan, Sudan, Congo, Mali, Centrafrica…) e che producono migliaia di vittime, senza pervenire a nulla se non a negoziare con dei banditi corrotti una pace precaria attorno a pozzi, miniere, risorse naturali ed enclave in cui prosperano le grosse multinazionali.
 
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Antiper | La bella mente e la gelida manina. Strategie competitive e strategie cooperative. Capitalismo vs comunismo

John Nash è divenuto noto al grande pubblico per essere stato impersonato da Russell Crowe nel film A beautiful mind che racconta la sua vita e la sua sofferenza psichica; Nash, afflitto per molti anni da schizofrenia paranoide, internato, sottoposto ad elettroshock, è stato a lungo convinto di lavorare per la CIA alla decifrazione di messaggi in codice dei sovietici. Un particolare significativo, questo, che parla di un uomo che pensava di aiutare il proprio paese a combattere i comunisti. Eppure, proprio le sue intuizioni a proposito della Teoria dei giochi (che gli sono valse il Premio Nobel per l’Economia nel 1994) possono essere considerate, da un certo punto di vista, un formidabile argomento a favore del comunismo.

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Laboratorio Marxista | Seminare per raccogliere. Contributo al dibattito per la ricostruzione del partito comunista

Ogni analisi storico-politica deve porre al suo centro gli uomini concreti, con le loro contraddizioni, necessità e bisogni perché tali contraddizioni, necessità e bisogni costituiscono la base materiale su cui – sola – può poggiare la comprensione dell’evoluzione sociale. L’uomo astratto privato delle proprie contraddizioni, l’Uomo con la “U” maiuscola, non può essere oggetto di indagine materialistica. E quale più profonda “contraddizione” gli uomini hanno sperimentato nel corso della loro storia se non la contraddizione antagonista tra oppressi e oppressori, tra sfruttati e sfruttatori? Non può darsi comprensione – né, dunque, previsione – dell’evoluzione storica se si prescinde dalla centralità di questa contraddizione fondamentale ed anzi se non si parte proprio da tale contraddizione. Questo è uno degli elementi che fondano lo “statuto epistemologico” della concezione materialistica della storia, cioè di uno dei più formidabili contributi che Marx ed Engels hanno offerto alla conoscenza umana.

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Alain Badiou | Il “mito della caverna” (tratto da ‘La Repubblica di Platone’)

– Perché no? Immaginate un’enorme sala cinematografica.
Davanti, lo schermo, che arriva fino al soffitto, ma è talmente alto da perdersi nell’oscurità, blocca la visuale di qualunque altra cosa che non sia questo. La sala è piena. Gli spettatori sono, da quando esistono, imprigionati sulla loro poltroncina, con gli occhi fissi sullo schermo e la testa stretta dentro cuffie rigide che coprono le orecchie. Dietro a queste decine di migliaia di persone inchiodate alla poltrona, c’è ad altezza d’uomo, una grande passerella di legno, parallela allo schermo in tutta la sua lunghezza. Ancora dietro, enormi proiettori inondano lo schermo di una luce bianca quasi insopportabile.

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Laboratorio Marxista | Bello e possibile

Il comunismo è davvero – come sostengono spesso i suoi critici – una “utopia” strutturalmente incompatibile con la “vera natura umana” ? E a proposito: esiste una “vera natura umana” e da cosa essa è – eventualmente – caratterizzata ? Per rispondere a queste domande probabilmente non basterebbero migliaia di pagine; tuttavia, qualche piccolo elemento di riflessione è possibile introdurlo anche in poche righe.

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Antiper | Pagheremo caro, pagheremo tutto. Intervento breve su crisi finanziaria internazionale e comunismo

Dalla prima metà di settembre, il sistema finanziario internazionale è scosso da una crisi devastante che ha già portato al collasso alcuni dei pilastri della finanza americana ed europea come Fannie Mae, Freddie Mac, Lehman Brothers, AIG, Merryl Lynch, HBOS, Washington Mutual, Fortis, Wachovia, Bradford & Bingley, Glitnir, Hypo Real Estate, RBS, Lloyds TSB…) e della quale nessuno è in grado di prevedere il “punto di caduta”.